mercoledì 29 agosto 2012

Post vecchi, quasi pezzi di antiquariato, quasi storici: Il mio medico inglese

C'é sempre una prima volta per tutto. E cosi io, dopo sei mesi, ho sperimentato il medico inglese. Ieri, fresca come una rosa, torno da Bruxelles. Sul treno faccio una chiamata che non dovevo fare, mi innervosisco come pochi e inizio a sentirmi poco bene. Guarda caso, l'inglese vicino a me stranamente mi guarda e rimane cosí schifato che esprime i suoi sentimenti: "Are you sure, luv', to be ok?". "Not at all", rispondo io, e aggiungo: ma so che é colpa di lui, di quello con cui ero al telefono, mi sono innervosita ed ecco, mi sento male. Il problema peró é che nonostante gli esercizi di respirazione e la camomilla che corro a comprarmi al bar del treno, io sto sempre male. Scendo, guardo i cerchi olimpici, e mi sento peggio. Dai dai, ora vai a casa. Il tempo di arrivare in metro, di mettere il piede sulla piattaforma, e mi trasformo in diretta, su due piedi, in una riproduzione fedelissima della scena dell'esorcista. Faccio lo stesso per tutto il percorso in metro, a piedi verso casa e sulle scale della mia nobilissima Council House. Poi crollo distrutta, e direi anche abbandonata, nel letto e la mattina dopo ho la genialata di andare dal GP inglese, o meglio il medico.
La prima domanda che mi fa, penso "questo é scemo". Ti posso visitare da solo o devo chiamare lo chaperon? E io: prego? E lui: Ti fidi a farti visitare da me da solo? E io: ma veda lei, é lei il medico no? E poi gli spiego cosa mi é successo. Lui mi avverte: ora ti visito. E mi mette una mano sul polso. La lascia lí 10 secondi e mi dice "Done". Done cosa, scusi? Done, ti ho visitato. E io dentro di me: ma nel mio paese il mio medico di osculta, addirittura mi fa spogliare (wowowo). E poi arriva la sentenza in tre pezzi:
1. Sei chiaramente incinta (ah si, ma io non me ne sono neanche resa conto di aver concepito un figlio?)
2. E' un virus
3. Hai mangiato qualcosa di wrong
Di fronte alla mia faccia inebetita, della serie cosa sono venuta a farci qua, questo ha preso la laurea all'università dei Puffi, lui ritorna alla carica. Vuoi fare un test di gravidanza? perché per me sei incinta. Dunque, ho respirato. Ho pensato di tirargli un cazzottone e scappare. Ho pensato di gridargli in faccia "Sono una single triste e disperata". Ho pensato di fare la superiore "Non sarebbe un problema, sa. Il problema é concepirlo questo figlio". Alla fine, l'ho guardato: "Lei é cattolico?". "Si". "Bene, la conosce allora Maria, la madre di Gesú?". "Si". "Ecco, lo sa che ha concepito e partorito un figlio grazie allo Spirito Santo". "Si" (e intanto il suo occhio si perde mentre pensa "questa é pazza). "Io penso che di Maria ce ne sia una sola e io lo Spirito Santo non l'ho mai incontrato, ne tantomeno ci sono andata a letto". Il silenzio si instaura fra di noi. Mi alzo per andarmene. Lui mi guarda e sentenzia "senta, se proprio si vergogna, le do' il test e lo fa a casa, nel suo bagno".
La fine la potete immaginare. Non ho neanche salutato. Mi sono alzata e me ne sono andata. Io e il mio medico inglese. Io e il mondo dei Puffi. Cavoli., se lo sapevo, mi truccavo di blu. Il verde della mia faccia non si intonava col suo blu. Questo é certo. Piú certo delle sue diagnosi.

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