mercoledì 21 maggio 2014

giovedì 15 maggio 2014

Une question pour toi

Je tombe par hazard sur un profil Twitter. Et en lisant, je comprends. C'est toi. Il a meme une photo de la célebre bière Carling. La date me fait comprendre que c'était notre deuxième rdv. Je regarde vite fait. Je remonte à la date 20 septembre. Rien. Par contre le 21 septembre, tu as du bien t'amuser. Pendant que moi, je recollais les pièces de mon coeur. 
Héuresement, c'est fini. Héuresement, je vais bien maintenant. Héuresement, il n'y a pas eu de future entre nous. 
Mais j'ai une question pour toi: as-tu aussi twitté tous les mensonges que tu m'as dit? As-tu twitté "Je suis fier de moi", après ce samedi matin, quand tu es venu chez moi en rentrant des Etats-Unis, en cachant tes vrais sentiments? 
Le silence s'impose. Je suis d'accord avec toi. Pour une fois.  

lunedì 12 maggio 2014

La testa sotto la coperta

Non ho capito molto questo weekend. Ho passato il tempo ad osservare il tempo passare. Faceva freddo poi. Mi sono rifugiata sotto una coperta, accanto a te. Un plaid blu. Tutti e due sul divano. Io sotto il plaid a gelare, tu a cercare film da guardare. Ogni tanto sentivo la tua voce che mi chiedeva se dormissi. Io, in trans, rispondevo con un mugolio che voleva dire no.
Ieri sera mi hai detto non andare. Ed io sono rimasta. Prima sotto la coperta blu. Poi sotto il piumone bianco. Ho immaginato l'innominato morire di fame, ma mi sono detta che un gatto trova comunque qualcosa da mangiare. In un modo o nell'altro.  
Hai cucinato la cena per me. Per la prima volta. Niente di speciale. I soliti ingredienti. Le carote. Le patate. Bollite. La carne. L'insalata. La vinaigrette à la française. Ho mangiato perché volevo tornare sotto la coperta. 
E ci sono tornata. Ero a pezzi. Ero stanchissima. Mi hai chiesto il perché. Ti ho detto che non sapevo. Mi facevano male le ossa, la testa, il cuore. Un momento no, ho pensato, ma l'ho tenuto per me. Ho detto solo che mi spendo troppo per cose non importanti. Che devo mettere me prima degli altri. Tu hai pronunciato la parole "juste". Io l'ho incapsulata e salvata nella mia memoria. 
E intendo farlo. Intendo pensare a me. Per non finire con la testa di nuovo sotto la coperta. Blu o di altro colore.

venerdì 9 maggio 2014

Un delirio

La mia vita é un delirio. Un puro delirio iniziato ieri mattina, con un messaggio spedito e mai ricambiato. 
La mia vita ha smesso di essere vita per questo attimo, perché mi é mancato il respiro. Non voglio essere melodrammatica, ma é come vivere in una casa a tre piani con giardino con un cane e due gatti e svegliarsi e trovarsi in un monolocale senza finestre con un elefante come animale di compagnia. Piano seminterrato o interrato, aggiungerei, anche per giustificare l'assenza di finestre. 
Se c'é un giorno in cui io ho contato i minuti, é stato oggi. Non ho mai smesso di guardare l'orologio. Ho sentito il peso di ogni istante. Rimbombava nello stomaco bucato, forse da un gastrite nervosa improvvisa. Improvvisata, come queste ultime 48 ore. 
Sono in delirio. Sono senza parole. Continuo a guardare il cellulare. Continuo a sentire il delirio nella mia testa. E provo a respirare. A fatica. Tanta. 

giovedì 8 maggio 2014

Tornare alla scrittura

Ieri ero a Brixton ad ascoltare un concerto jazz. E mentre guardavo i musicisti suonare pensavo. Riflettevo sulla vita. Sulla mia. Vedevo la loro passione. Vedevo il loro entusiasmo. E pensavo che anche se erano tristi, loro, avevano una passione. Quando tornavano a casa non sentivano la tristezza, perché potevano occuparsi della loro passione. 
La mia passione é sempre stata la lettura. Poi, é arrivata la scrittura. La scrittura mi ha salvato nei momenti piú bui, piú scuri. L'ho scritto tante volte. Ho scritto tanto quando non stavo bene. Quando ero la sonnanbula di Pimlico. Quando sono stata scaricata come un pacco alla stazione. Quando ho mandato giú rospi grandi come una casa. 
Ieri sera mi sono imposta di tornare a scrivere. Ancora una volta. E oggi sono tornata. Con una zavorra di pensieri da snocciolare, uno dopo uno, su queste schermate bianche. 
E aggiungo: De temps en temps, j'ai cette sensation, très claire, en moi: fais ta valise et pars.
Il faudrait que je l'écoute cette sensation, de temps en temps.