sabato 26 dicembre 2009

Prima o poi passerà

Questo anno è stato strano. E' stato un anno di perdite, ma anche di vittorie. E' stato l'anno della possibilità, quella lavorativa. E' stato anche l'anno del riprovarci, del crederci di nuovo. E poi è stato l'anno della delusione, dello scoprire come amicizie che credevi eterne non lo fossero per niente, dello scoprire che non puoi essere da sola a portare avanti una storia. Si sta per chiudere, con una consapevolezza, quella che il prossimo sarà si diverso, ma sempre uguale. Le amicizie non torneranno, la spensieratezza neanche. E' andata ancora una volta tristemente cosi'. Una luce di speranza c'è, la seguirò.

giovedì 10 dicembre 2009

I nostri passati

Io e te non condividiamo lo stesso passato. Abbiamo avuto due storie simili, ma non le stesse. Siamo entrambi fuggiti, ma i motivi non sono gli stessi e forse neanche gli obiettivi. Io conto i secondi, tu neanche gli anni. Io pianifico fino all'umtimo giorno, tu non sai cosa farai fra due minuti.
Eppure ci siamo trovati cosi', persi nei nostri mondi e nel nostro passato. E io del tuo passato sono gelosa e allo stesso tempo impaurita. Sono gelosa perché non mi appartiene, perché non lo abbiamo condiviso. Perché tu sapevi essere felice anche senza di me e lo stesso potrei dire per me. E quel passato mi fa paura per lo stesso motivo, per quella gioia che devi aver provato, per quelle sensazioni intense che non hai condiviso con me. Poi pero' penso che noi abbiamo una risorsa in più: il nostro futuro, da costruire giorno per giorno, passo dopo passo.

lunedì 7 dicembre 2009

Il deserto della crescita e la negazione dei desideri

Ancora una volta arriva all'improvviso, colpisce e va via, lasciandomi li', sola in mezzo ad un deserto. Cosi' mi ritorna quella strana sensazione di camminare sola, stanca e spossata. I dubbi di sempre riaffiorano, ritorna anche quel nervosismo latente, quelle domande a cui non ho mai saputo dare risposta. Come sempre, ho l'impressione di chiedere aiuto, ma in realtà i miei messaggi non sono chiari e nessuno li capisce. Mi ritrovo ad aspettare un segnale, una chiamata, ma io per prima impedisco che quella chiamata arrivi, perché questo deserto lo devo attraversare da sola. Mi sono sempre detta che sarei dovuta passare attraverso la sofferenza per diventare una persona libera e cosi' mi impunto e accetto questa pena.
Il passato é passato, me lo ripeto sempre, lo devo lasciare andare. Ma immancabilmente, quel passato bussa alla mia porta, mi insegue. Forse per sconfiggerlo ci vorrebbe proprio quella chiamata, quella voce, che per una volta se ne frega dei miei dickat e fa di testa sua. Quella voce che viene e mi porta via, che mi dice "non mi importa cosa dici di volere, io so cosa vuoi realmente e so che sono io quello che vuoi". Più facile a dirsi che a farsi pero'. Questo é il problema: elementare, come sempre!