mercoledì 15 luglio 2009

La poca libertà del cuore

Arriva all'improvviso, come sempre. Mi torna in mente, in un baleno e sono completamente persa. E' successo anche oggi. Ero seduta, parlavo di me ed ecco che sento quella fase, perentoria: "Francesca, il tuo cuore non é libero". Non ho potuto dire no, ho solo fatto un cenno con la testa, che voleva dire "si', é vero, c'é sempre lui, é entrato anni fa e non é mai uscito". Il problema pero' é sempre lo stesso: cosa fare? Ci sono troppi ostacoli, ci sono persone, chilometri, sentimenti nostri e altrui. C'é la paura, poi, sempre la stessa. La paura di perderti, la paura di esporsi, la paura di vivere qualcosa che potrebbe essere quello che cerco da anni.
Poi ci sono i fatti. Lo stomaco che si chiude ogni volta che penso a te, il desiderio di poterti chiamare, la spontaneità del nostro rapporto, i tuoi occhi che incrociano i miei e i miei che si perdono nei tuoi. C'é il silenzio che permea il nostro rapporto. Noi parliamo poco, ma il nostro silenzio é carico di parole.
Oggi ho capito che devo fare qualcosa. Ogni giorno che passa rischio di perderti per sempre. Forse parlero' di nuovo, ma so anche che stavolta o sei mio o ti perdo. Ma stavolta, devo giocare l'ultima carta.