giovedì 23 agosto 2012

Conversazioni amichevoli da brevi e fugaci momenti di crisi

Fra, come stai?
Bene.
Fraaa, guarda che mi arrabbio?
Ti ho detto bene. Senti, é inutile stare lí a disquisire, meglio dire cosí, tanto sono tutte pure paranoie. La realtà é chiara ed evidente, c'é solo da fare un bel respiro e andare avanti.
La realtà?
Si, il lavoro che mi fa schifo, lui che non mi ama e non mi amerà mai, gli uomini che ho intorno sono tutti da una botta e via, anzi chiamiamoli pseudo-uomini, la casa sporca con i coinquilini scrocconi e abusivi, insomma tutto questo sono paranoie, amica mia.
...
Si, perché ho un buon lavoro, una famiglia alle spalle, degli amici, delle persone con cui uscire, degli uomini con cui andare a letto se ho voglia, con i quali non ho neanche l'obbligo di condividere piú di tre ore insieme, vari biglietti aerei in tasca e penso che it's enough.
Fra?
Eeeh.
Tu sei una donna adulta e sai cosa stai facendo della tua vita.
Piú o meno.
Abbi rispetto per te stessa e non ti far scaricare da nessuno.Non ti far scaricare per un'altra, non ti far usare da nessuno per one night standing, non ti far prendere in giro dai tedeschi o dal coinquilino furbo. Per il resto, ci sono io qui con te. E non ti giudico né ti critico per le tue scelte.
(Respiro profondo) Mi sei mancata, sai?
Sono tornata, Fra. Ma non sono mai andata via...
(E mi abbraccia e io fondo. Si fondo lí, sul marciapiede di Victoria. Ed é come se si portasse via un po' del mio fagotto di pensieri. Solo un po', peró. Sono gelosa, me lo tengo per me!)

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