sabato 18 febbraio 2017

Motherhood

Ci sono le notti insonni. Ci sono certi pianti dei quali io ancora non capisco il perchè. E forse non lo capiró mai. Non c'è più tempo per me, non ci sono proprio più io. Sono una macchina di produzione latte per te. E coccole. Tante. Come quando ti rannicchi in posizione fetale su di me, con l'orecchio sul mio cuore, per sentirne il battito. Quel rumore che ti ha accompagnato per quei lunghi nove mesi dentro di me. 
Ma cosa importa se io non ci sono più? Non importa, mi ripeto. Ci sei tu. Questo conta, figlia mia. C'è la tua vita che si srotola qui davanti a noi. Una vita tutta nuova che io ho avuto la fortuna di portare in  grembo. Di sentirla muoversi fin dai primi timidi movimenti.  
Questo è il dono più grande che la vita potesse darmi. Nonostante lo stato mentale confusionale. Nonostante una stanchezza che pesa come una montagna sulla mia schiena. Non importa. Me lo continuo a ripetere. Ci sei solo tu che conti ora. Niente di più.