giovedì 16 giugno 2016

La prima volta che ci siamo visti

Un giorno ti racconteró come é stata la prima volta che ci siamo visti. 
Ti diró di quella sorpresa che non mi aspettavo. 
Di quelle lacrime improvvise e di quella mano che si é posata sulla mia per rassicurarmi. 
Ti racconteró di quella musica un po' house che i nostri cuori impazziti suonavano nella stanza quasi buia.
Ti diró anche del suo sguardo, muto per lo stupore, incredulo.  Ti diró dell'amore che ho visto in quegli occhi. Occhi di giovane uomo, a volte cocciuto, ma spesso dolce e comprensivo.
Ti diró che tu eri bellissimo - tu probabilmente dirai lo stesso di me. 
La vita con te mi ha dato tutto. 
Oggi ho sentito di essere grata. Ora, crolli pure la città. Con te ho vissuto tutta la mia vita in un secondo.
Grazie. Già da ora.

giovedì 2 giugno 2016

Bordeaux-Tolosa andata e ritorno.

Non ho visto tristezza nei tuoi occhi. 
Ho visto determinazione. Ho visto "scusa, non ho tempo da perdere, fammi andare, ho il mondo da scoprire. Ho già lasciato troppa vita passare". 
Ho visto rassegnazione. Ma come darti torto? La vita non é stata gentile con te. Anzi. A volte si é proprio accanita. Molto piú che ingiustamente.
Ho visto un po' dei fantasmi del passato nei tuoi occhi. 
Ma ho visto anche la forza di ricacciarli via. E che forza ci vuole. Questo lo sappiamo entrambe. 
Ho visto una purezza quasi infantile nei tuoi occhi. Come quella che ho visto a momenti solo negli occhi di mia nipote. I bambini sono puri. Trasparenti. Cosí, ho visto i tuoi occhi. 
Io ero ailleurs. Scusami, ma da un po' non sono piú io. Il mio cervello é stato affittato a qualcun'altro. In un secondo sono stata rapita da un pensiero ossessivo. Non esisto piú io. 
Torneró. Promesso. Perché poi la vita razionalizza. Trasforma. Crea priorità. 
Ho visto anche tanta voglia di conoscere di piú, di scoprire, di investigare. 
Non sei piú una giovane studentessa. Sei una donna in carriera, mia cara. E hai carte per vincere nelle tue mani. Hai chilometri per distanziare tout le monde. Nessuno ti puó superare. 
E il compagno di viaggio secondo me non é lontano. Io l'ho visto seduto sul tuo salotto. L'ho visto mangiare al tuo tavolo con te. L'ho visto dormire nel tuo letto dai sonni profondi e riassestanti. 
Io ci vedo poco. Con gli occhiali. Ma col cuore, ci vedo benissimo.

ça fait longtemps que je t'aime

Ero di pessimo umore. Avevo una paura nera. 
Ero sola. Non sapevo cosa aspettarmi e ti ho detto di non preoccuparti, di restare al lavoro. 
Gli inglesi non ci sanno fare ti ho detto. Capiscono poco. 
Ho visto quasi niente. Non mi hanno fatto vedere. Forse per proteggermi. Dal vuoto.
Solo alla fine ho visto un po' di piú. E sono rimasta incantata.
C'era un mondo in quelle immagini. Un mondo di puntini.
Non mi hanno detto grandi cose. Anzi, mi hanno rispedita al mittente con i miei soliti dubbi in testa. 
Eppure, io quel vuoto pieno un po' l'ho visto. L'ho intravisto. Il mio mondo di puntini.
Le lacrime sono cristalizzate sotto gli occhi. Non escono. Hanno paura di farsi male. 
Ma contemplano tutto questo in silenzio. 
E in silenzio le parole dalla mia testa vanno lontano. 
Questo é quello che conta. 
Rappelle-toi toujours: ça fait longtemps que je t'aime.