martedì 27 novembre 2012

Un abbraccio

Ho capito. Ho impiegato tanto a capire, ma ci sono arrivata. Dopo il weekend bruxellese, ho capito che quello che mi manca di Bruxelles sono si' gli amici, ma non solo. Quello che mi manca sono gli abbracci. A Bruxelles io abbraccio e io vengo abbracciata. A Bruxelles nessuno mi scansa o si tira indietro. A Bruxelles io mi fondo col mondo, con il mio mondo, con i miei affetti, con il mio cuore. A Bruxelles sento mani che mi stringono forte, mi perdo in occhi che mi dicono resta o torna, sento dirmi non ti preoccupare, ça va aller. A Bruxelles fa un freddo cane, ma io non ho mai freddo e so il perché.
E poi sono tornata a Londra, nella mia Londra. E già nella metro sentivo freddo, mi battevano i denti per strada. Apro la porta di casa e ti trovo li' in cucina. E tu cosa fai? Mi prendi fra le tue braccia e mi stringi, cosi' all'improvviso. E quell'abbraccio mi é piaciuto, mi ha scaldato, mi ha fatto sentire a casa.
In quell'abbraccio, ho ritrovato un po' della mia Bruxelles. In quell'abbraccio, Londra e Bruxelles sono diventate la stessa cosa. Grazie per aver eliminato la distanza, anche solo per pochi secondi. Grazie perché mi sono sentita a casa. Li', in cucina, fra le tue braccia.


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