giovedì 8 novembre 2012

Il polpettone

In casa mia, c'é un piatto importante: il polpettone. Il polpettone é quasi un sacramento, si mangia rigorosamente di domenica a pranzo (e gli avanzi si mangiano per giorni e giorni), con le patate e i carciofi bolliti. E' il piatto che si cucina quando viene qualcuno a pranzo o a cena, che riunisce tutta la famiglia, seduta attorno al tavolo con l'acquolina in bocca. Mi ricordo ancora il rumore della macchina macinacarne in cucina, quando ero piccola, segno chiaro ed evidente del polpettone in arrivo nelle nostre pance.
Oggi mi é successo questa simpatica cosa:
(Squillo del cellulare)
Ciaaaooo
Ciao, come sei sprintosa oggi!
Eh, sono contenta.
Ah, si, me l'hai scritto stamattina
Eh no, ora sono contenta per altro.
Per cosa?
Ho avuto una giornata produttiva al lavoro, cominciata male e finita bene.
Quindi io non c'entro?
No, non piú.
...
Pronto?
...
Oh, Mister Australia, ci sei?
Si, scusa, ci sono rimasto male.
Ma no, dai. Stasera ti cucino il polpettone.
Cosa?
Un piatto delizioso. E poi viene cucinato alle persone speciali.
Veramente?
Si si (e nella mia testa: credici credici!).
Ah, va bene. Beh, a dopo allora.
A dopo caro, col polpettone eh?
Ecco, il polpettone stavolta mi ha salvato. Si, ha messo a tacere lui, che ora tutto felice e contento, inizia ad avere l'acquolina. Ecco, il polpettone a casa mia serve anche a questo. A mettere a tacere le persone. Ad addolcire le pillole.A far credere ad un uomo che sei felice perché lo vedi stasera. Si, un po' lo sei, ma forse la tua giornata lavorativa é stata meglio. Ma questo non importa, per questo c'é il polpettone.  

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