martedì 27 novembre 2012

No regrets

Sapevo che saresti tornato. Sapevo che dopo essere stato a Praga saresti tornato alla carica. C'é chi mi ha detto "eh si, tu sai sempre tutto" con tono ironico, ma stavolta lo sapevo. Quando ho aperto la mail, sapevo che ci saresti stato tu fra i destinatari delle e-mail.
Tu, non sei stato niente. Un momento di evasione, un tentativo di non pensare, niente di più. Eppure ci sono rimasta male, perché un po' ci avevo sperato. Avevo sperato nella svolta, non in te, ma in quello che tu potevi rappresentare. Ho passato il weekend a parlare di te agli amici, a spiegare, a dire "non é andata ed é meglio cosi", a dire che non valevi poi cosi' tanto per me. E poi una mail mi ha mandato in crisi. Mi ha mandato in crisi leggere di una richiesta di spiegazioni, di una seconda chance, di un malinteso.  
Eppure ho risposto dura, determinata, non ho lasciato spazio ai dubbi o ai malintesi. Anche se poi, ogni giorno, penso alla prima volta in cui mi sono lasciata andare tra le tue braccia e mi sono sentita bene, felice, serena. Il potere dell'autoconvincimento, taglio corto nei miei pensieri. E cerco di andare avanti. Si, lascia stare mi dico. Si, c'é altro più in là. E per ora ci sei tu, accontentati. No regrets, non ne vale la pena. Ora il punto é convincersi. Si, autoconvincersi.

Nessun commento: