giovedì 29 novembre 2012

A girly day

C'é una canzone degli anni 80 alla quale mi sono ispirata in questi miei mesi londinesi, che recita "girls just want to have fun". Oggi, l'abbiamo applicata alla lettera. Ci siamo prese un pomeriggio per noi, ci siamo rilassate ai bordi di una piscina di un posto molto posh, ti ho vista finalmente sorridere e anche io mi sono rilassata. Ti ho raccontato le ultime novità, tu le tue. Abbiamo tirato su gli occhi al cielo mentre parlavamo delle nostre ultime disavventure, degli uomini sepolti che risorgono, di quelli ancora non sepolti ma da non far risorgere, dei coinquilini belli e dannati e delle amiche che vorrebbero allegramente portarci sull'isola di Lesbo. Molta superficialità, si, ma necessaria, per staccare la spina e respirare. En pure bonheur.
Mentre tornavo a casa e sentivo il rumore dei miei tacchi sul marciapiede, nel buio delle strade di Pimlico, pensavo che questo é quello che mi piace di te, del nostro rapporto, di questa città. Mi piace delle volte dimenticare, anche per un attimo, voltare la pagina, immaginare un mondo diverso, comme ça, dans l'insouciance. Parce qu'il faut, de temps en temps.

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