lunedì 19 novembre 2012

Scusate, mi é sfuggito il cuore

Scusate, mi é sfuggito il cuore. Mi é caduto dal petto e si é frantumato per terra. Si, proprio su un triste marciapiede inglese. Penso di averlo perso dalle parti del quartiere francese, ma non ne sono sicura. Forse lí mi si é solo staccato e poi mi é rimasto a penzoloni per tutto il weekend, fino a perderlo del tutto sulle strade della mia Londra, in un mattino di sole, di strano sole pre-invernale. Ma non ne sono del tutto sicura.
Non lo posso rincerottare di nuovo. Lui per primo non vuole. Non penso di poterne ordinare uno nuovo, non esiste un posto dove comprarne uno. Ah, si ecco cos'é successo. L'ho perso lí, mentre bevevo un thé au jasmin con la mia amica e davanti avevo Saint Paul e il tramonto. Lí, mentre raccontavo, lui se ne é andato. Lo capisco. Anche io non ne posso piú.
Ora se lo trovate, non me lo riportate. Lasciatelo dov'é. E' meglio se resta un po' staccato da me. Combina solo guai quel cuore, non é mio. O meglio lo é, ma mi fa male. Brucia nel mio petto peggio di un fuoco estivo, di quelli che scoppiano improvvisi nei paesi del Sud dell'Europa. E le lacrime non spengono quel fuoco, anzi, lo alimentano.
Ecco, insomma, tenetevelo. Magari cosí io mi sentiró un po' meglio. Io saró senza cuore. Senza emozioni, senza sentimenti. Finalmente, sará finita. La fase del dolore.

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