lunedì 30 luglio 2012

La terapia dei baci

Con te é sempre tutto perfetto. Le labbra si incrociano come dovrebbero, tu mi stringi forte al punto giusto, senza farmi male e hai un buonissimo sapore in bocca. Ci sai fare, non lo posso negare. Ieri sera abbiamo camminato a lungo, siamo finiti nei miei soliti posti. Siamo andati sul ponte di Chelsea illuminato. Io mi sono appoggiata alla balaustra per guardare lo scuro Tamigi, tu mi hai abbracciato teneramente da dietro. Eppure proprio lí, ho avuto quella strana sensazione, quella che mi fa dire "lascia stare, non é l'uomo per te". Te ne sei accorto e me l'hai detto. Mi hai detto che sono sempre sfuggente, che interrompo i tuoi baci tirandomi indietro, che non ti faccio neanche salire in casa con la scusa che ci sono i coinquilini e che non voglio disturbarli. Ho bofonchiato qualcosa, del tipo "eh si, c'é qualcosa che non mi convince, forse l'età, forse non lo so, forse mi devi dare tempo, forse tu non hai piú tempo". La tua terapia dei baci con me non funziona. E' un échec totale, direbbero i francesi. E allora suggerisco di interromperla, di interrompere i ristoranti pagati da te (io non amo farmi mantenere), le sorprese da "ho comprato un biglietto aereo e ti porto con me" (io viaggio da sola), i consigli della tua coinquilina da "sai, anche Ylenia approva" (e chi sarà mai Ylenia per avere tutta questa autorità approvativa sulla mia vita?). Interrompiamo o mettiamo in stand by e vediamo cosa succede. Magari Ylenia approva anche questo.

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