martedì 17 luglio 2012

E allora ciao intanto

Mi dici le bugie. Me ne dici una marea. Il problema é che io ti scopro sempre. E' sempre la solita storia del "Mon petit doigt m'a dit". So che ti da' fastidio, non sei il primo a dirmelo, ma io ho un sesto senso, specialmente con te. Ti ho chiesto di essere sincero. Ti ho chiesto di essere te stesso. Ti ho detto che non mi spaventa il buio dentro di te, il vuoto, il nulla assoluto. Ti ho detto che ognuno ha i suoi scheletri nell'anima, ti ho detto che non ti mostrero' i miei e non voglio vedere i tuoi, ma non devi negare la realtà. Ti ho detto lasciati andare, io non tradisco, io so ascoltare, io so capire se voglio, se ci tengo. Ma tu non ascolti, tu continui nel tuo mondo parallelo, dove sei un dio, dove c'é solo il tuo superlavoro, la tua superBocconi che mi ha sinceramente rotto le palle, le tue deliziose pennette al salmone che non sanno di niente, le tue 20 donne, tutte da collezione, tutte gonfiabili, tutte usa e getta, tutte nei tuoi sogni. Non c'é bisogno che mi dici che ti piacciono i miei occhi, che le mie labbra ti fanno impazzire, che ti galvanizzano le mie critiche, perché non decolliamo e non decolleremo mai. E allora ciao, come dice la canzone.
Me ne frego se ti offendi, io cancello il numero. E non ho nessun rimpianto, sai. La verità é che io non sono tua e ti conviene andare via. Non mi basta la memoria per un'altra storia. Te l'ho detto non ho tempo, allora ciao.

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