mercoledì 25 luglio 2012

Il più grande spettacolo dopo il Big Ben

Una giornata da dimenticare. Una giornata durata 48 lunghissime ore. Per carità, sei ancora in piedi, il cuore della tua seconda anima sta bene, batte forte, ma non si spegne. Ma tra ieri e oggi, non é andata. Non é andata perché hai scritto un report su come si macella la carne, in gergo tecnico, in una lingua che non ami, con le mani e il cervello che ti tremavano dalla paura. Un report approvato dal tuo capo, soprannominato Dio, che i due nazifascisti, hanno deliberatamente distrutto, anche se loro di agricultura e carne macinata ne sanno ancora meno di te. E poi per fortuna, una dea greca travestita da collega ti ha salvato, ti ha difeso, mentre tu sentivi il sangue ribollire e pensavi se mi giro e parlo, ferisco seriamente e la ferita non si rimarginerà. La guerra con l'impero sassone, che é stata un po' come la guerra fredda in questo primo anno a Londra, é ora diventata un guerra reale, a tratti mondiali, combattuta non a botte di eurobond o euromissili, ma di report, scritti, uploadati e spediti a Bruxelles.
E poi ci sono 48 ore di vita privata, di cuori che impazziscono e poi si fermano di botto e dicono "ma no, ma senti, ma io non so se sia la cosa giusta, magari aspettiamo", di coinquilini che ti aspettano svegli in cucina per chiederti "come sta Mr. 45?", mentre ti sfoderano il loro sorriso più bello e tu che scoppi a ridere con loro, di amiche che ti stringono il braccio mentre tornate e casa a piedi e capiscono che ti senti un po' una merdina stasera, ma non ti va di parlarne neanche morta, di chiarimenti al telefono, dopo aver fatto tutta la strada da Trafalgar col cellulare in mano per cercare di scrivere un messaggio che non ti usciva e che alla fine hai spedito arrivata sotto casa, perché sapevi che non avresti mai dormito senza quel chiarimento. Tutto questo ascoltando e cantando questo: http://www.youtube.com/watch?v=aESaXzvfs78. Mentre pensi che il più grande spettacolo dopo il Big Ben, sia la tua vita, i tuoi affetti, i colpi di scena, i messaggi notturni, gli amori o pseudotali che questa città ti regala. E ora puoi dormire, serena.

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