mercoledì 11 luglio 2012

I stand by you

Solo a Londra succedono queste cose. Solo qui. Appena finita la lezione mi chiedi di andare a bere qualcosa e aggiungi che vuoi essere solo con me. Io accetto, ti seguo. Mi faccio portare in un nuovo pub, shabby chic come te. Ci sediamo, chiaccheriamo come sempre, ci facciamo prendere dal momento, discutiamo, ridiamo, insomma, tutto come vuole la tradizione, la nostra. Tu sempre bello, tu sempre uomo di contenuto, con cui si puó parlare per ore, tu sempre uno che sa argomentare, difendere le sue idee, i suoi ideali. E poi mi accompagni alla metro e lí', fra le case rosse che mi piacciono tanto, mi dici la verità. Mi dici che ammetti di aver passato gli ultimi tre mesi a flirtare con me, sai, non é stato professionale, aggiungi, ma non potevo smettere. E poi lanci la bomba: si, ho flirtato con te, lo ammetto, perché mi piaci, perché mi attrai, ma io sono gay. Eppure voglio darti un bacio, niente di piú di un bacio, ma sento che lo devo fare. Io non rispondo, sono senza parole, sono rapita da te, dai tuoi occhi, dalle tue parole. Ti lascio fare, mi lascio baciare, lí in piedi a Russell Square, mentre sento il sapore delle tue labbra, sento la tua barba contro la mia guancia, gusto tutta la dolcezza di questo momento. E poi mi stringi fra le tue braccia per un po'. Mi saluti dicendomi che mi vuoi  far vedere la tua Cuba, scherzi dicendo che farai la mia guardia del corpo, perché lí ci sono gli uomini veri, quelli che non ti chiedono il permesso per saltarti addosso, mi ripeti non perdiamoci di vista. Mi ripeti "adelante, adelante", come la prima volta che i nostri occhi si sono incrociati. Io ti prometto che la prossima volta verro nella tua sporca e chic Shortditch.  
Torno a casa fra le strade bianche di Pimlico e sono triste. Sono triste perché é stato il piú bel bacio che ho dato. Sono triste perché saresti mentalmente il mio uomo ideale, il mio cervello ideale. Sono triste perché ora che so la verità, sarà difficile flirtare come facevamo a lezione. C'est la vie, c'est ça. Non c'é niente da fare, c'é solo da accettare. Adelante adelante, comandante. Sempre.

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