lunedì 9 luglio 2012

Half a woman, half a shadow

Tornare a Londra é sempre una corsa, come la tua vita qui. Arrivi a Victoria e nelle tue orecchie parte quella canzone che ti ha accompagnato tutti questi mesi. La canticchi mentre torni a casa con la tua grande e sporca valigia arancione, quella che ti accompagna da anni nei tuoi viaggi, nelle tue peregrinazioni. Ieri, mentre facevi la valigia, sentivi tutta la pesantezza della tua scelta, quella di stare lontana, di volare via. Per le strade di Pimlico hai ripensato ancora una volta a questo anno, a come la tua vita é cambiata, anche migliorata. La pesantezza é volata via, mentre cerchi con gli occhi i tuoi punti di riferimento: lo square dove ami camminare di notte mentre torni a casa a piedi, l'albero che lo scorso febbraio con i suoi fiori ti ha aiutato ad andare avanti, pensando che la primavera stava arrivando e spazzando via il brutto dell'inverno, il ponte di Chelsea, illuminato di notte, dove correrai sabato mattina. Hai pensato che sei stata per un lungo periodo half a woman, half a shadow di te stessa e che ora, lottando giorno dopo giorno, stai tornando a essere te stessa, col sorriso sulla bocca e il cuore che batte. Non é stato facile, ma é andata, finita, archiviata.
Love always change with the trees,
the spring and the leaves,
the waves on the sea.
Wilder than light the wind in your eyes led me astray.
I never wanted it this way.
I always wanted you to stay.

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