martedì 24 luglio 2012

Il coinquilino

I coinquilini possono essere di vari tipi. Fra loro, puoi trovare l'amica della vita, con cui condividi casa, università, emozioni, momenti di disperazione temporanea giovanile e vita, la stronza che ti accusa di macchiare il divano con liquidi intimi maschili e che non lava mai i piatti, il ragazzo che pensavi fosse l'uomo della tua vita e si é rivelato l'incubo (parziale e limitato nel tempo) della tua vita, la vegana folle che ti insegna nuove regole di vita e con un misto di follia e saggezza ti dà consigli che cambiano il corso del tempo. E poi trovi il tuo coinquilino, tutto nuovo, tutto bello, tutto à croquer se potessi (ma non puoi), che ti fa arrossire ogni volta che lo incontri per casa, ma con cui passi ore a parlare, in cucina, seduti scomodi "tanto stiamo poco e andiamo a dormire" e poi restate li' fino alle tre di notte, sul divano, cosi' c'é una scusa per sfiorarlo "perché sai, il divano é piccolo e ci si tocca involontariamente", sulla porta della camera mentre vi scambiate libri, casse del pc e impressioni. E' un coinquilino che ti piace, che ti fa sentire bene, che con la sua razionalità toglie i paletti al tuo cervello e dà consigli di vita, mentre ti chiede "ma tu lo capisci questo comportamento? ma é tipico di una donna?". Questo é il mio coinquilino, un po' psicologo, un po' fratello minore in cerca di consigli e esperienza, un po' un amore di ragazzo, un po' lui. 

Nessun commento: