venerdì 11 ottobre 2013

Il dolore minore

Lei mi dice che é preoccupata. Io mi sento un peso sul cuore. Non pensavo di reagire cosí, no. Non pensavo che me ne sarebbe importato. Pensavo sarei stata felice a vederlo andare via. E invece no. Non lo vedo neanche. Lui é in un altro paese. Lo sento al telefono e devo trattenere le lacrime, devo forzare la voce per essere normale. Mi dicono che piange tanto. Vorrei essere lí a raccogliere le sue lacrime, a farle passare. Continuo a recitare la solita preghiera fra le labbra. Quella che dice "non lo fare soffrire, fallo partire prima che soffra, prima che si renda conto".
Vedi tu, che sei lassú, cosa fare. Io dico lassú, ma potresti essere anche qui. Tu fai sempre la scelta migliore, no? Cosí mi sono spiegata tante cose. Cosí ho digerito la morte di chi mi era vicino. Di persone a cui ero legata. E fallo col minor dolore possibile. Almeno per lui. Io tengo botta, lo sai.

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