lunedì 7 ottobre 2013

Colpa d'Alfredo

Mi sento inguardabile in questi giorni. Sono stanca. Sono preoccupata. Non riesco tanto a sorridere. Eppure, non faccio altro che incontrare uomini. Uomini interessati. Uomini che vogliono uscire con me. Con me che ho le moral dans les chaussettes, come dicono i francesi, e che penso a tutto fuorché a rilanciarmi nella mischia delle relazioni amorose o tali. 
Ieri esco con le amiche. Una birra in fretta e furia, niente di che. Mi dico "perché no?", nonostante la stanchezza di un weekend passato come se fossi ancora all'università, a ballare e cucinare, in uno spirito un po' da comune. Ci troviamo in un posto carino ad Angel. Non mi sono neanche guardata allo specchio. Sfoggio un maglione blu sopra pantaloni neri, alla faccia degli abbinamenti errati di colore. Ma soprattutto ho ai piedi le mie solite calze a pois, quelle che fanno scappare anche l'ombra di un uomo. 
Vado a prendere da bere, é il mio turno. E mentre passo la comanda, mi si avvicina questo uomo, con un libro in mano. "Eres española?", e no, penso io, ecco la solita scusa. No no, rispondo in fretta. Ma lui non demorde e va avanti. Io rispondo e iniziamo a parlare, del piú e del meno. Lui sfodera subito le armi pesanti, quelle da frasi ad effetto: i tuoi occhi li ho visti da lontano, parli benissimo spagnolo, mi sono detto che queste belle 4 ragazze con i capelli neri non potevano essere altro che spagnole, quanto mi piace il prosciutto di Parma (io sulla cucina faccio sempre colpo), che é addirittura piú buono del Serrano. Io ascolto e sorrido. Lo invito al tavolo con me, per condividere un po' di questa solita sceneggiata con le amiche. E lí, lui é perfetto. L'amica mi guarda e mi spinge nelle sue braccia con i soli occhi. Io mantengo le distanze, perché proprio non ne ho voglia.
Alla fine della serata, mi invita a teatro. Una cosa da uomo all'antica. Mi chiede l'indirizzo e-mail e non il numero di cellulare. Altra cosa all'antica. E nella notte, mi scrive una mail, nella quale ribadisce come é stato bello incontrarmi e parlare con me. Insomma, da manuale d'amore. E si firma col suo nome. Alfredo. Ve la ricordate quella canzone di Vasco? A me é la prima cosa che mi é venuta in mente quando si é presentato. E ho subito pensato che forse l'ho scartato proprio per questo...eh si, tutta colpa di Alfredo, mio caro!   

P.S. Per la seonda volta a Londra, un uomo, che di professione fa il fisico, ha cercato di intortarmi con l'incomprensibile teoria delle corde. Ma perché? Domanda aperta!

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