domenica 10 febbraio 2013

L'anno del serpente

Oggi é stata una bella giornata. Ha piovuto tutto il tempo, faceva freddo, ma per me c'era il sole. Si, il sole dentro di me splendeva, alto e caldo nel cielo. Sono stata coinvolta da un mare di persone e lanterne rosse, in una Soho in festa per l'anno del serpente. Ho incontrato cinesi nella metro mentre tornavo a casa, carichi di vettovaglie, salse e involtini primavera intrappolati in contenitori di plastica, felici e contenti. A momenti c'era da chiedergli cosa significhi essere nell'anno del serpente (che dal nome per me non promette bene), ma io ero altrove, non dentro il tubo. Io avevo passato un pomeriggio spensierato, a rimirare sculture contemporanee in un parcheggio sotterraneo, a far conoscere amici, per far nascere nuovi amori, per placare i cuori tristi e dare loro un po' di ristoro. Un pomeriggio di risate, abbracci, mani che si stringono. Un pomeriggio in cui ho assaggiato una cioccolata calda buona, amara al punto giusto, che non riusciva comunque a contrastare la dolcezza che avevo in bocca, il sapore dolce della vita. E li', in quel locale, ho pensato a te. Ho pensato che se avessi potuto ti avrei portato li' ad assaggiare quella cioccolata. Ti piacerebbe, sai, per la tua golosità. Mi diresti "domani sono pieno di brufoli", mentre lecchi il cucchiaino contento e felice come un bambino. Li', in quel pensiero, mi sei mancato. Non ti ci portero' mai ad assaggiare quella cioccolata, lo sappiamo entrambi. In un certo senso, non te lo meriti. E a consolarmi per questo pensiero, sei arrivato tu, a condividere una cena cucinata in fretta e furia, un po' per la stanchezza, un po' per la tristezza della fine del weekend. Abbiamo mangiato io e te, li' sul tavolo stretto della cucina. Ti ho raccontato, si, ti ho raccontato cosa ho provato mentre assaggiavo quella cioccolata. Ti ho detto di lui, di quello che é stato. Tu hai ascoltato e hai capito. Non pensavo che lo avresti fatto. Mi hai guardato con i tuoi occhi che mi scavano dentro e mi hai detto "non ti preoccupare, capisco. Probabilmente io avrei fatto lo stesso". E hai aggiunto: "Di te mi colpisce la forza. Silenzioza, a momenti trasparente. Tu sembri trasparente quando ti si conosce, e poi prendi consistenza piano piano".
Oggi é stata una bella giornata. Un'altra. L'anno del serpente non promette bene dal nome. Ma nei fatti, fa tutto il contrario. 

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