domenica 24 febbraio 2013

A la maison

E' un po' sempre lo stesso gioco, il solito salto nel passato. Gli odori dell'infanzia, i gesti di pura follia, come quelli di mettere la musica e ballare, dormire in tre in un letto, con i piedi piccoli piccoli che magicamente ti finiscono in bocca. E poi i sapori di casa, la cioccolata calda di pomeriggio, la pizza fatta in casa di sera, la neve che scende a tonnellate e tu che la guardi e fai spallucce, tanto ormai sei a casa. Gli amici del passato che non sono mai passati, le guance morbide che sanno di bimbo, i messaggi che arrivano dall'Inghilterra, la tua nuova terra di adozione. Il deodorante per la pancia e il labello che diventa un rossetto, le manine piccole che ti vogliono pettinare o meglio strappare i capelli e tu che pensi ma chi se ne frega, se lei é contenta, tutto va bene. Biglietti aerei che ti porteranno lontano, finalmente oltre oceano. Perché i tuoi sogni diventano realtà. E succede sempre più spesso. A la maison ou ailleurs.

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