lunedì 18 febbraio 2013

E chi sono questi?

Il weekend ha un titolo. E il titolo é "E chi sono questi?". E' un titolo speciale, doppio. Puó significare "e chi sono questi che cantano sotto di noi, sotto le nostre voci, le nostre risate, i nostri racconti?". Ma puo' anche voler dire "E chi sono questi uomini che ci girano intorno o a cui giriamo intorno (l'azione é reciproca)?", come "mine vaganti" dici tu. Sono un po' di tutto, questi uomini: sposati con tanto di fede al dito, fidanzati che si fingono sfidanzati, belli e maledetti, brutti e stramaledetti, à croquer, che ci chiamano trenta volte al giorno e trovano tutte le scuse per chiamare, che non chiamano mai e ci fanno disperare mentre guardiamo con espressione triste lo schermo del cellulare, che ci invitano a bere e poi magicamente scoprono che il loro cellulare si é mangiato il nostro numero e non sanno piú come fare a mettersi in contatto con noi. Ne abbiamo un catalogo. Ne abbiamo un elenco lunghissimo, infinito. Un elenco, in un certo senso, da cancellare. Un elenco vuoto. Un elenco di ricordi, di messaggi scambiati in piena notte, di litigate, di frasi ad effetto, di gioco di attrazioni e allontanamenti. E allora, chi sono questi? Risposta non pervenuta. Quella che é pervenuta era solo quella sul nome del cantante. Sarà un segno, no?

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