martedì 19 febbraio 2013

Il Tubo del mattino

A me il Tubo al mattino non piace. No, non mi piace per niente. Si finisce come in una partita di tetris, con le gambe e le braccia incrociate a quelle di estranei, starnuti parati direttamente in faccia, alitate da dire "meno male che é mattino e che ti saresti dovuto lavare i denti", mani che si toccano e con ribrezzo si staccano. No, il Tubo al mattino non passa. Stamattina poi ci si é messa anche la nausea, che non mi abbandona mai in questi giorni. Mi si é attaccata, stile koala allo stomaco, e ogni mattina mi aspetta sulla porta. E poi ci si sono messi i pensieri, ad incastrarsi li' nel gioco del tetris mattutino. Si, anche quelli. Dove stiamo andando? Cosa ci porta tutto questo? Ho fatto la scelta giusta? Cosa siamo noi? Cosa sono quei due occhi che mi fanno sciogliere? Ecco, lí nel Tubo, i pensieri restano cristalizzati, bloccati. Ho quasi l'impressione di poterli controllare, bloccare, fermare. Ma appena scendo, ecco che si allargano, mi sembrano troppo grandi, troppo pesanti. Eddai, ho preso il Tubo stamani, lasciami in pace. Dai, vita, non mi affliggere già dal mattino. Lasciami respirare. Dai, lo sai anche tu che ho un segreto da sussurare, che non riesco neanche io a credere che sia vero. E una bugia da sciogliere, che mi blocca la lingua, il cuore, i pensieri. Si, sai com'é, siamo solo amici noi. Si, proprio solo amici. Quasi quasi torno nel Tubo a giocare a Tetris. E' meglio di quello che c'é fuori. Lí, la mia testa non fa danni. E il cuore, tace.

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