Tu non sei il mio ragazzo. Tu non sei il mio amore. Tu non sei quello che dovrebbe farmi battere il cuore. Tu lo fai battere a qualcun'altro. Tu non sei un uomo libero. Eppure, qualcosa passa fra noi. Eppure quando usciamo insieme, io sto cosi' bene che mi dimentico tutto e tutti. Eppure mi piace svegliarmi con i tuoi messaggi al mattino. Eppure mi piace arrivare a casa dopo una serata insieme e trovare la tua chiamata sul cellulare per sapere se sono tornata a casa sana e salva e sentire la tua voce che mi dice: sono stato bene, grazie. Tutto questo sarebbe perfetto, ma c'é un piccolo particolare: tu non sei un uomo libero e forse neanche io nel mio cuore. Cosi' mi ritrovo sul divano col fedele coinquilino, io con la vestaglia e la molletta fra i capelli, lui col pigiama e la mani nei capelli, a dirgli "non riesco a dormire", a sentire lui che mi risponde "neanche io", a sospirare all'unisono, lui per la donna lontana, io per non so neanche cosa. Ecco, finiamo cosi' la serata. A parlare, a ridere per non piangere, ad aspettare, non si sa chi, non si sa cosa.
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