mercoledì 16 gennaio 2013

Hello Kitty a volte colpisce duro

Stavi giocando con le costruzioni, quelle che ti hanno regalato per il tuo compleanno e che stamattina ti ho montato, con te sulle mie ginocchia, per costruire la scuola di Hello Kitty. Eri immersa nei tuoi discorsi, nel tuo mondo, mentre io controllavo sospettosa la mail del lavoro. Mi hai chiamato e guardando fuori mi hai detto: "con tutta questa neve il tuo aereo non parte, zia. E io sono contenta perché resti con me". Poi mi sei corsa incontro e mi hai abbracciato, cosi', di tua spontanea volontà. Mi sono salite le lacrime agli occhi, ti ho abbracciato anche io e ti ho detto "questa scelta mi pesa tanto, mi pesa questa distanza, mi pesa questa lotta che non ha mai fine, mi pesa questo lavoro che pero' é pur sempre un lavoro, mi pesano questi uomini sbagliati che mi circondano, ma ora devo stare li', devo terminare questo contratto e poi si vedrà. Ma tu sei troppo piccola per capire, per farsi appesantire la vita con tutto questo. Vai a giocare, io torno presto, non ti preoccupare". Tu sei tornata verso le costruzioni, col sorriso sulla bocca, io con le lacrime sul viso. Ma quelle che pesano di più non sono quelle sul viso, sai? sono quelle secche, dure, pesanti come marmo, che ho nel mio cuore. Sono quelle del peso della responsabilità delle proprie scelte. Meglio concentrarsi su altro, meglio guardare se il collega ha risposto, meglio chiudere la valigia. Insomma, meglio tornare ad abituarsi alla routine, quella della mia vita. 

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