lunedì 28 gennaio 2013

29 gennaio

Sai perché non ti parlo? perché non ho piú niente da dirti. Perché ho perso le parole. Provo fastidio solo al pensiero di vederti, di incontrarti, di doverti parlare. Mi si chiude lo stomaco solo ad intravederti. E mi da' fastidio, perché vorrei essere di cera, vorrei essere intoccabile, impassibile, e non lo sono. Non ancora. Sai perché sono cosí? perché siamo andati oltre, troppo. Abbiamo voluto giocare con i sentimenti. Abbiamo giocato con i nostri cuori, scusa, ci metto per una volta anche il tuo, anche se é stato assente. Penso che per te sia stato molto bello avere una che ti muore dietro. Una che vive per te. Una disposta a tutto. Una che da' tutto per te. Una che si dispera per te, ma che sotto sotto pensa, se lui é felice, va bene cosí. 
Sono tre giorni che per me é il 29 gennaio. Te lo ricordi? forse era il 30, sai che mi sbaglio sempre. Ma tu sai di cosa parlo. Tu mi hai chiesto scusa, lo so, io le ho accettate le tue scuse. Ma quel cavolo di giorno é lí, é la somma di mesi, di una storia, di quello che abbiamo vissuto. E fa sempre cosí male. 
Ironia della sorte, in questi giorni ho pensato che forse non stai bene, che forse stai soffrendo perché pensi a quello che sarebbe dovuto essere e non é stato. E ho pensato, ancora una volta, che se potessi me lo prenderei io quel dolore. Nonostante tutto, nonostante il mio silenzio, io se potessi ti vorrei vedere felice. Nonostante quel 29 di gennaio. Nonostante tutto, e mi maledico per questo, vorrei che tu non ce l'avessi un tuo 29 gennaio. Ti ricordi, te lo dicevo sempre: ma tu lo sai cos'é l'amour qui se donne à corps perdu? Ecco, é questo. Non ti parlo, perché fa male. Non perché abbia niente da recriminare. Il tempo delle recriminazioni é passato. Ma il dolore, resta.

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