lunedì 30 aprile 2012

Oltre la Manica

Il sorriso sulla bocca. La pace nell'anima. Il cuore che batte. E poi ti ritrovi di nuovo nella metro, vedi un paesaggio diverso, senti un odore diverso. Cammini per strada e ti senti di nuovo una straniera, lontana da casa, lontana dalle tue radici. Il tuo umore diventa sempre piú nero, ma vai avanti, cerchi di entusiasmarti di fronte alla luna che splende in cielo, alla pace delle strade di Pimlico. Arrivi a casa, vedi la luce accesa e l'umore peggiora ancora di piú. Dentro, il solito odore stantio, il solito disordine, il solito sporco. Tu non guardi nessuno, saluti a malapena, solo perché bisogna essere educati. Oggi esci per strada e ti chiedi dove sei, dove sei finita, perché vivi una vita che non vuoi vivere. Un fine settimana non puó cambiare una vita, ma continui a pensare a quei momenti di condivisione, a quel balcone strettissimo, a quella sigaretta condivisa che ci bruciava le labbra, a quelle due notti lunghissime, che sembravano non finire mai, perché il mattino non voleva arrivare, ci voleva solo dare piú tempo per parlare e stare insieme. Cosa mi aspettava a Londra? Chi mi aspettava qui? niente, nessuno. Qui ci sono solo io, con le mie forze, le mie arrabbiature, le mie frustrazioni, le bugie che dico a me stessa per andare avanti, come guarda c'é il sole, guarda esci con gente simpatica, guarda che bei paesaggi, guarda come stai bene. Tutte balle, che racconti a te stessa, mentre quello che vuoi é altrove, ben oltre la Manica.   

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