lunedì 30 aprile 2012

La lettera d'amore

Sai quelle lettere che avresti sempre voluto ricevere, quelle che ti tolgono il respiro, quelle che sono fatte di sospiri e sogni, quelle piene di frasi di chi é perso, disperato, innamorato? Quante di quelle lettere hai ricevuto nella tua vita? non molte e te le ricordi bene, le puoi addirittura contare sulle dita della mano. Hai letto libri basati su quelle lettere, in cui la storia gira intorno a chi le ha scritte, a chi ha avuto il coraggio di prendere carta e penna e rivelare i propri sogni, i propri desideri, i propri battiti del cuore.
Oggi hai visto la busta e hai capito. Non c'era bisogno di aprirla e di leggerne il contenuto. Il destinatario era chiaro, il contenuto anche. Hai provato una grande frustrazione, ti sei detta che ancora una volta ottieni qualcosa da chi non vuoi, da chi non desideri, mentre chi vorresti non c'é, gioca il ruole dell'absent friend. Non sei riuscita a leggere piú delle prime cinque righe. Hai rimesso i fogli nella busta e l'hai nascosta, perché non vederla significava negarne l'esistenza. E poi il nervosismo ha iniziato lentamente a divorarti, sottraendoti la pace e la serenitá acquisita in questo weekend. Il n'y a rien a faire, ti sei detta, il faut oublier, classer, jetter à la poubelle les souvenirs. Il faut prendre de l'élan, il faut aller au-délà. Devi accettare che il silenzio puó essere il vuoto, che solo rararmente é pieno di parole e nel tuo caso é arido, secco, inanimato. Proprio come il tuo silenzio nei confronti dell'innamorato che ti ha scritto la sua lettera d'amore. Vuoto, secco e arido. Niente di piú. Et surtout à oublier, effacer, nier.   

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