martedì 29 novembre 2011

The noir n.25

Ti senti triste. Lo sai, non lo neghi a te stessa, ma non vuoi sottolinearlo, evidenziarlo, metterlo in risalto. Vuoi lasciare la tristezza da parte, la vuoi buttare via, cancellarla. Le cause di quella tristezza sono tante, alcune vengono da lontano e sono difficili da smantellare, altre sono recenti, ma altrettanto pesanti. Ma non ti soffermi sulle cause, vuoi fare finta di niente, vuoi che il tuo sorriso di circostanza diventi vero. Vuoi essere forte, vuoi diventare una roccia e non farti turbare più da niente e da nessuno. Cerchi e ti inventi tutti i motivi possibili per essere felice, per far pensare che lo sei e sei brava a fingere con chi non ti conosce, bravissima. Ora vorresti diventarlo anche con chi ti conosce, con chi sa guardarti e capire, vorresti fingere a te stessa, illudere te stessa come sai fare a perfezione e credere che stai bene, benissimo.

E si, stai bene, non stai male, stai bene perché vuoi andare avanti, vuoi cambiare, vuoi vedere un miglioramento. Lo vuoi produrre tu il miglioramento, senza andare a cercarlo. Ti senti lo stomaco chiuso, che brucia, sai che avresti dovuto bere di meno, ma ogni tanto te lo puoi concedere uno sgarro. Ogni tanto quello ti aiuta a cambiare te stessa, a farti credere in quel cambiamento.

Guardi la tua tazza di thé, nero, nerissimo, n. 25 c'é scritto sulla scatola, ne assapori il gusto, che é quello della tua vita, della tua forza, del tuo cambiamento. E mentre bevi e rifletti, pensi che tu non vuoi viaggiare in prima classe col posto finestrino. Tu vuoi essere il treno. Il tuo.

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