mercoledì 9 novembre 2011

Enfrentar la realidad

Una sensazione di fastidio, forte, intensa, che ti dà la nausea, ti fa girare la testa. Un fastidio strano, dovuto a cosa sai ma che non vuoi ammettere. Senti i nervi li', a fior di pelle. Senti che non hai voglia di ascoltare né di comprendere. Senti che vorresti essere lontano, vorresti essere irraggiungibile. Vorresti poter mancare a qualcuno, a qualcosa, e non ne sei neanche sicura. Vorresti essere essenziale e sai che nessuno lo é. Allora provi a scaricare la tensione, stacchi il cervello, cammini per due ore nel buio, guardando solo le foglie che calpesti, con la testa spenta. In quel modo stai meglio, ti plachi, per un po', riesci a mettere da parte il fastidio, quel fastidio. Cosa non ti piace? il tuo passato. Vorresti cosi' tanto scaricarlo da qualche parte, ne faresti un fagotto da buttare via, nel fiume, lo vedresti affondare e ti sentiresti meglio. La tua precarietà: tu hai bisogno di certezze e ora la certezza sei solo tu, puoi contare solo su te stessa e forse non ti fidi di te stessa. I tuoi progetti: li vedi, li senti non realizzabili, forse troppo ambiziosi. Il senso della tua vita: l'hai perso, non sai dove l'hai messo. La tua rabbia: contenerla non é facile, se potessi lasceresti da parte le convenzioni sociali, feriresti con le tue parole, cosi' come ti senti ferita tu.

Ti rendi conto che ancora una volta devi lavorare su te stessa, devi accettare i compromessi, devi evitare di ferire i sentimenti, devi aspettare o capire. Ma non ne hai voglia. Per niente.

1 commento:

topogigio ha detto...

stessa sensazione...