lunedì 7 novembre 2011

La gioia più grande

Scrivo due volte nella stessa giornata e lo faccio sempre per te. Oggi ho saputo che sei diventato padre. Ma non ho fatto niente, come una scema e un'egoista, ho guardato quello status e non ho neanche cliccato sul pulsante mi piace. Sono solo rimasta senza parole, basita, guardavo quanto hai scritto, ho pensato a te, alla tua gioia, alla fortuna di quel bambino, che puo' avere un padre come te. E poi stasera mi hai scritto tu, mi hai chiamato col mio nome per intero, come per mettere una distanza, quella che ho messo io in questi ultimi mesi. Leggendo quel messaggio mi sono finalmente sentita felice per te e anche per me, che finalmente ho accettato la tua gioia, che ho saputo sentirmi emozionata per questa notizia, per questa condivisione. Sei stato per anni un punto di riferimento, quello da chiamare di notte. Ora tutto é cambiato, ora vorrei solo abbracciarti forte, dirti che ti penso e ti pensero', che ti vorro' sempre un bene dell'anima, ma non più nello stesso modo.

Sai cosa, caro amico? Mi piacerebbe un giorno, quando il destino lo vorrà, sedermi allo stesso tavolo con te, forse per un caffé, come abbiamo fatto negli ultimi anni, ma non prima di prendere il solito aereo. Mi piacerebbe avere tempo, per parlare, per conoscere quello che sei diventato, per ammirare il padre che sarai. Mi piacerebbe che tu mi guardassi negli occhi come hai sempre fatto e vedessi una donna felice, serena, che non ha bisogno di fuggire da te o da nessun altro. Ci arriveremo, prima o poi, ne sono sicura. Ma ora non ci pensiamo, ora concentriamoci sulla gioia dell'essere papà. Tu, proprio tu, papà!

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