venerdì 4 novembre 2011

Since I was gone

C'é silenzio e silenzio. Ce n'é uno che amo, quello delle mie notti o delle mie mattine insonni. C'é quello di quando torno tardi da sola, per strada, quando sento solo il rumore dei miei passi sul marciapiede. C'é quello di quando non ho niente da dire e resto li' seduta a guardare il cielo, a pensare. C'é quello che c'é ogni tanto, mi capita a volte di essere in compagnia di qualcuno e di stare zitta, di non dire niente, solo di sentire il mio respiro e quello dell'altro. Sono silenzi accettabili, a tratti rassicuranti. Sono pieni di parole, trasmettono sentimenti. E poi c'é quel silenzio che ogni tanto sento, pesante, pieno di recriminazioni, di pensieri pesanti, a tratti pesantissimi. Quel silenzio mi distrugge, mi correde piano piano, si insinua e fa il suo lavoro, agisce, scava un buco nero nella mia anima. Non lo sento sempre, mi capita raramente. Ma so che c'é, che é li', in agguato, aspetta di sferrare il suo colpo, inesorobile, preciso, senza sbavature. Cosa fare? scacciarlo, nasconderlo, non ascoltarlo, negarlo. Vediamo se ci riesco.

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