sabato 12 novembre 2011

Would you change?

Ci sono dei giorni che sono grazia ricevuta. Penso che siano dei regali che ricevo, per farmi andare avanti, per credere che un cambiamento, un miglioramento ci possa essere. Cosi' mi ritrovo in uno stato di benessere, di felicità, di serenità. Riesco anche ad apprezzare questa vita, questa città, confusionaria ma affascinante, le perdite che ho subito a favore di quanto ho trovato e acquisito.

Sono i rapporti che sto costruendo qui che mi fanno stare bene, non sono rapporti facili, questa città allontana le persone, non le avvicina, ma sono stata fortunata. Ho trovato persone che hanno saputo capire e ascoltare, ho trovato un'amica con cui ridere a crepapelle e che mi segue nei miei deliri mentali mentre io seguo lei nei suoi, ho trovato chi sa ascoltare per ore, ho trovato chi sa capire quando non va e quando va, ho trovato chi mi ha conosciuto anni fa e che oggi davanti ad una tazza di thé mi esorta ad andare avanti, a vedere gli effetti positivi del cambiamento.

Cosa rimane? la paura, quella c'é sempre, insieme all'insicurezza. Una certezza c'é pero': la questione non é "would you change?", ma "make you change", senza punti interrogativi. E' un imperativo, é la realtà, é l'uscita di emergenza. Il faut l'empreunter maintenant, il n'y a pas de place pour l'hésitation.

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