martedì 18 settembre 2012

Un ballo su un 45 giri graffiato

Ci sono delle cose che viste il giorno dopo spaventano ancora di piú di quando le hai vissute in prima persona il giorno prima. Ci sono degli eventi, degli atti, che ti fanno pensare, forse anche un po' pentire, anche se al momento ti hanno fatto divertire. Ci sono dei momenti in cui non trovi tempo per scrivere perché sei troppo impegnata, perché la tua testa é persa, altrove. In quei momenti é come se non capissi niente, se fossi completamente su un altro pianeta. Ho vissuto cosí per giorni, non camminando ma volando, non lavorando ma pensando, non dormendo ma sognando. Ora la mia paura é quella del risveglio, della disillusione. Ho troppo, ho troppo nella testa, ho troppo nel cuore. Ho le amiche lontane che dicono, ho una sorella che sconsiglia, ho le amiche vicine che consigliano, ho il coinquilino che dispensa saggezza fra un toast e l'altro al mattino. Ma io non voglio sentire niente, io voglio restare su quella nuvola in cielo, voglio godermi il momento. Cadró, lo so. Forse sto già cadendo. Mi sfracelleró come sempre. Ma delle volte la sensazione di benessere di quei pochi istanti vale piú di tutto il resto. Vale piú delle lacrime amare che ho ingoiato a malincuore e che probabilmente torneró a ingoiare. Mais des fois, il faut vivre comme ça. Il faut se faire plaisir, anche se per pochi istanti. Ballando la danza della vita su un 45 giri graffiato che ogni tanto di blocca.

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