mercoledì 5 settembre 2012

C'est la vie

Quel ponte ti piace sempre. Fa parte della tua Londra, quel ponte. Su quel ponte hai camminato sola, nei momenti bui. Su quel ponte hai camminato con un'amica, piegandoti in due dalle risate. Su quel ponte, hai camminato abbracciata ad un uomo, tanto per sentirti meno sola e leccarti le ferite. Su quel ponte hai baciato senza nessuna passione, solo perché tirarsi indietro non era concesso e come diceva la tua coinquilina storica "faceva brutto". Su quel ponte hai guardato il cimitero degli skate, pensando che se loro l'avevano fatta finita forse era concesso anche a te. Hai camminato di notte, di giorno, sotto il sole e sotto la pioggia, sempre su quel ponte. Stasera dopo due mesi, ti sei ritrovata li' da sola, dopo una bella serata passata a ridere e scherzare, a costruire il futuro seduti davanti ad un piatto di noodles, in un ristorante rumorosissimo, dove per capirsi bisognava parlare a gesti. Ti sei guardata intorno, ti sei fermata e hai preso il cellulare. Ti sei detta "va bene, ci provo". Va bene, provo a farti entrare nella mia vita, ti do' un pass, che pero' ha una scadenza, non so quanto ti terro' dentro, ma visto che insisti, te lo do'. Ti do' una possibilità, anche se ci credo poco, pochissimo. Te lo do' perché stasera su quel ponte avrei voluto che ci fossi tu, avrei voluto sentire una delle tue battute, la tua mano che prende la mia. Te la do' questa possibilità, anche se so che tu non te lo immagini neanche. Eh no, tu non so neanche dove sei. Tu non so neanche se l'hai letto quel messaggio. Tu forse ora sei accompagnato da una donna bella e semplice, il contrario di me. Ma questo non importa. L'importante é che io te l'abbia data questa chance. Ci ho impiegato settimane a convincermene e forse l'ho data più che altro a me stessa. Si, una chance, quella di illudersi di nuovo. Perché no? Dopotutto, c'est la vie!

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