mercoledì 26 ottobre 2011

La valigia del ritorno

E' arrivato il tempo di rifare la valigia, di tornare a riempirla, di speranze come sempre, di condivisione e di tre mesi passati che valgono come tre anni. Come sempre c'é l'agitazione, quella che definirei l'ansia da ritorno. Ci sono tante cose da condividere, c'é la paura del tempo che passa sempre troppo velocemente, c'é il timore dei fantasmi del passato, che possono assalirmi, contro i quali devo preparare un piano segreto, per tenerli lontani. Se potessi scegliere ti chiederei di partire, di non restare a casa, ma di prendere Anna e venire via con me. Ti chiederei di fare un viaggio, in macchina, insieme. Come quando partivamo io e te, sulla Cisa, con le risate e le chiacchere come compagne di viaggio. Sarebbe più semplice per me, non dovrei affrontare la realtà, quella che non mi piace. Potremmo passare il tempo come piace a noi, senza obblighi morali. Potremmo fingere, dimenticare, non dover scendere a compromessi. Sarebbe più facile, lo sappiamo entrambe. Ma entrambe andiamo avanti e ci prepariamo a guardare la realtà per quella che é, tra una botta d'allegria e l'altra. Da quanti anni siamo cosi', sorella? da quanti anni ci rifugiamo nel nostro rapporto per costruirci delle certezze, per costruirci la nostra famiglia, per cercare sicurezza, noi che siamo cresciute nell'insicurezza? Da quanti anni sappiamo che possiamo contare solo sulle nostre forze? Da quanti anni siamo stanche, sfinite, perché siamo cresciute prima del tempo e le responsabilità ci hanno piegato le spalle, senza pero' spezzarci? Questi interrogativi li metto stasera in valigia, mentre aspetto il nostro viaggio, quello della spensieratezza. Ma qualcosa mi dice che quando finalmente lo faremo, sarà Anna a guidare. Io e te saremo troppo vecchie per farlo, ma saremo sicuramente libere, da tutti i pesi che ci trasciniamo. Sarà il viaggio del benessere, della condivisione della felicità. La valigia allora sarà leggera, leggerissima. Ne sono sicura.


"Grazie per il tempo pieno, grazie per la te più vera, grazie per i denti stretti, i difetti, per le botte di allegria, per la nostra fantasia".

Nessun commento: