mercoledì 14 marzo 2012

Breakeven

Ora non li conti più. Ora non hai più bisogno di trofei. Ora sei cresciuta e vorresti quello vero, quello con cui ti puoi perdere. Come li ricordi allora? per il sapore, l'odore, la loro pelle. Ti ricordi il sapore delle loro labbra, la prima volta che le hai sfiorate. Ti ricordi la sensazione della loro pelle che sfiora la tua pelle, ti ricordi come ti hanno attirato a loro la prima volta, la sensazione di avoir franchi une étape, di non poter tornare indietro. Di alcuni ti vergogni ancora, perché sei cresciuta in un ambiente troppo conservatore e i numeri ti fanno paura. Tua madre ti diceva che bisogna averne uno nella vita, ma tu non ci hai mai creduto. Quanti ne hai amati? pochi, pochissimi. Forse uno solo, forse due, ma niente di più. Alcuni li hai scelti in fretta, perché avevi fame, perché avevi bisogno di dimenticare e di andare avanti, di cancellare un odore, di tornare a credere in qualcosa. E la cosa che ti fa rabbia é che l'unico per il quale ti sei sentita ardere in un weekend caldo, caldissimo, non l'hai mai avuto veramente.Te lo ricordi quel weekend, ti ricordi il caldo, le zanzare che ti mangiavano la pelle ai Navigli, la camminata alle colonne di San Lorenzo, la sua sigaretta fra le labbra, sottile, sottilissime e Brera con la sua aria chic e intellettuale. Ti ricordi quel treno preso di fretta per la paura di quello che provavi. Per lui sei stata per anni un po' come the man who can be moved, hai aspettato, hai sperato, vi siete rincorsi e persi, per sempre. E ora anche lui é archiaviato, senza numero, perché non ce n'é bisogno. Il tempo dei trofei é finito. Ora é arrivato il tempo delle cose serie. E' arrivato un tempo nuovo. Per te e per il tuo cuore.

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