venerdì 20 settembre 2013

Perdo sangue, ma non muoio

Mi succede a volte di perdere sangue, ma senza morire. Ne perdo anche tanto. Mi dissanguo. Ne perdo a fiotti. Come le lacrime che da ieri sera sono rispuntate sulle mie guancie. Erano mesi che non succedeva. Poi ho aperto il rubinetto. Lui seduto in poltrona diceva "mia madre dice che fa bene, fa bene tirare fuori". Io annuivo e continuavo a piangere. Ho provato a dormire. Alle cinque ho aperto gli occhi. Come se avessi un appuntamento, come se avessi una sveglia mentale. E ho riaperto il rubinetto delle lacrime. Ho ricominciato a perdere sangue. Sangue chiaro, trasparente. Non piango per lui. No, piango per me e per la mia vita. Piango perché sono stanca di ricominciare sempre lo stesso gioco, lo stesso refrain. 
Piango, sanguino, ma non muoio. Morire, no. Io tengo botta. Io cado e mi rialzo. Anche con le ginocchia che sanguinano. Non ho avuto una vita facile. Non ho avuto una vita impossibile. Ho avuto una vita. Ho avuto passioni, sentimenti, delusioni. Quando saró vecchia, mi ricordero' di Londra? Mi ricorderó del mordi e fuggi? No, avró altro da ricordare. Ne sono sicura. Ricorderó la mia Londra. Ricordero' la mia crescita. Ricorderó i lividi di Bruxelles che sono scomparsi qui a Londra. 
Forse ricorderó quella mano inaspettata che mentre singhiozzavo massaggiava la mia schiena. Un po' per lavoro, un po' per sollevare il mio dolore temporaneo. Si, sempre temporaneo. Io perdo sangue, ma non muoio.

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