giovedì 26 settembre 2013

Ne me quitte pas

Uscire con le amiche. Trovarsi a Clapham, un posto con una marea di ricordi. Dai baci di Mr 45 a quella nostra terribile litigata, l'ultima. Le ultime lacrime, le ultime rivendicazioni, la nostra ultima notte insieme. Forse più per pena che per altro, perché avevo pianto troppo mentre tornavamo verso casa, avevo detto parole importanti, avevo aperto la mia anima a te, cosi' tanto da non stare in piedi. Un pub stasera, pieno di gruppi ben distinti. Da una parte gli uomini, dall'altra le donne. Gli uomini tutti uguali. Tutti vestiti bene, con i muscoli percettibili sotto la camicia. Carini, bellini, tutto quello che vuoi, ma sempre la solita zuppa, lo stesso sapore, al gusto di Londra. Un'amica triste, un'amica disillusa, io che non so neanche dove sono in questo momento, che vago. Una canzone, che dice non mi lasciare, ne me quitte pas, proprio oggi, che é un po' un anniversario, quello della fine. Quello di una settimana lunghissima e pesantissima. Una canzone che non voglio neanche sentire, ascoltare, perché mi stringe il cuore, mi fa salire la rabbia. Allora, respiro. Allora, penso che domani il profumo della baguette, il francese nella mia bocca, le amiche e il profumo di bimbo mi faranno sentire un po' meglio. Forse stempereranno questa rabbia che ho dentro. Rabbia nera, rabbia dura. Did you fuck it up this time, my dear? Yes, you did it. You did it. Ma non é colpa tua. No, tranquillo. Questa é la vita. Mi deve solo passare la rabbia. Nera. Corrosiva. Lenta. Qui ne me quitte pas. Jamais.

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