mercoledì 3 aprile 2013

La saggezza a 4 anni

La nipote, regina della saggezza a 4 anni, guarda e sentenzia e dice "no, zia, no". Io tiro fuori un'altra foto e lei dice "si, zia, si". Ecco, io ora vorrei quel metro e dodici centimentri di saggezza infantile vicino a me ora. Tirerei fuori una foto, si, una foto della mia vita e le chiederei: allora, cosa vuoi dire? E lei sentenzierebbe. Sarebbe piú facile. Sarei meno in bilico. Questo é il bello degli infanti. Senza troppe frasi, senza tergiversare, ti sbattono la verità davanti. A parole crude. Crudissime. Taglienti. Ma anche vere. Nel loro mondo ci sono bambole, sogni, principesse che stranamente sono amate dai loro principi. Ci sono figli di plastica a cui dare ciucci immaginari e cantare ninna nanne inventate. Ci sono anche silenzi. Come il tuo di fronte a quella foto. Non parli, stai zitta. Riconosci. I tuoi 4 anni ricordano. Ma preferisci il silenzio per non ferire. Giochi la carta dell'innocenza che non ricorda. Anche in questo sei da stimare. Ecco, io quasi quasi ti vengo a prendere e ti porto sempre in giro con me. Cosi mi guidi. Cosi, noi adulti, capiamo che non abbiamo capito proprio niente. Se potessimo, torneremo indietro. E faremo scelte migliori. Faremo le scelte giuste e vere, che non riusciamo a fare ora. Da adulti.

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