giovedì 4 aprile 2013

Aprile. Amiche. Amori.

Prendi tre amiche. Due si conoscono bene, l'altra cosí cosí, ma in quel contesto, fa lo stesso. Prendi una pausa pranzo che invece di durare i canonici 60 minuti si moltiplica per tre. Prendi un posto carino, accogliente, caldo, mentre fuori nonostante sia aprile nevica. Prendi tre vite, tutte normali, nessuna normale. Tutte con le solite tracasse. Tutte a ripetere voglio cambiare lavoro. Tutte a lamentarsi degli uomini, anche se poi puntualmente ne abbiamo uno fisico o virtuale vicino. Tutte col cuore impegnato e gli occhi che sognano scene d'amore. Tutte che dicono all'altra "no, quello tu non lo devi sentire piú". Tutte con i propri consigli. Tutte con le proprie verità. 
Torno in ufficio e rimugino. Si rimugino su me, su noi donne, sulle nostre vite. Rimugino sulle situazioni in cui ci andiamo a mettere. Rimugino sui nostri sbagli, sulle nostre sviste. Rimugino su tre vite. Rimugino su quei momenti in cui siamo felicissime per un nonnulla. Come me ora. Felice e contenta. Mentre canticchio quella canzone che dice "I'm yours so now, I don't have to leave anymore". Tiro su gli occhi al cielo e dico "e vivila cosi, c'est la vie". E rido, col naso infilato fra la sciarpa e il cappello. rido e non mi pongo altre domande. 
E meno male che é aprile. Fosse dicembre, ci sarebbero le renne accanto a me!  
 

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