martedì 16 aprile 2013

In principio erano le mutande

C'é qualcosa di strano nell'aria. Sono giorni che lo penso. Sarà Maggy che ci ha lasciato, sarà un presidente della repubblica delle banane che sembra essere eletto con i punti dell'esselunga, sarà la quasi primavera (c'mon, questa non é la vera primavera), ma resta che c'é comunque qualcosa di strano.
Ieri sera non ho fatto in tempo a sedermi davanti ad una pizza fumante, che tu candidamente mi hai detto "io ho un figlio di 14 anni". Completamente impreparata alla notizia, ho sfoggiato un sorriso di plastica da paresi facciale, mentre dicevo "ah si, che bello" e cercavo di nascondere lo sconforto o non so neanche io cosa, mentre dentro di me calcolavo freneticamente 38-14 (fortunatamente non é un'operazione difficile per i miei neuroni affaticati). Avrei voluto dire con una punta di sarcasmo "complimenti, certe cose meglio dirle ora che mai!", ma ho agilmente trovato un diversivo, finendo a parlare del G8 (e non si capisce poi il perché io sia andata a parare sul G8, che non interessava poi a nessuno dei due).  
Succede che mi ritrovo a parlare col coinquilino (sempre bello e à croquer) mentre lui piega le sue mutande e mi viene in mente che la mia lavatrice fa sparire i calzini. Entrano in coppia ed escono single. Un destino, insomma, Nel mio appartamento succedono cose strane, e non solo nella lavatrice. Ogni camera ha la sua maledizione. Una contiene sempre un pazzo, una uno che si fa licenziare, una uno che soffre pene d'amore. Meglio non dire chi dorme dove (ma io preferirei essere pazza che perdere il lavoro: e qui ho dato un indizio). Mentre lui piega le sue mutande mi dice: "mi si stanno consumando tutti i boxer" e lí mi offre su un vassoio di argento un'altra riflessione. Si, anche le mie mutande si stanno tutte drammaticamente consumando. E non riesco a capire il perché. L'unica cosa che inizio a pensare é che non me le sfili abbastanza. E con questa chiudo con le cose strane.

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