domenica 12 febbraio 2012

L'auberge espagnol

Te la ricordi la nostra casa? te lo ricordi quell'appartamento pieno di foto, di fogli attaccati ovunque, di post it? ti ricordi quando uscivi la sera e poi mi scrivevi quelle so called "letterine" che mi attaccavi alla porta per farmele leggere a colazione, mentre tu dormivi ancora, e che io non vedevo mai? Quelli sono stati i nostri anni migliori, lo dico sempre. Sono stati gli anni dei cornetti caldi da Biffi in piena notte, gli anni delle sale studio Valverde, gli anni delle corse in bicicletta per le strade di Forli, gli anni delle camminate di notte, con i tacchi alti, mentre tornavamo dopo essere state a ballare, gli anni dove tra un esame e l'altro, tra una cotta e l'altra, abbiamo costruito il nostro futuro. Sono stati gli anni di un'amicizia pura, intensa. Mi ricordo di me e te sedute sul divano a parlare per ore, tu che mi ascoltavi, io che ti ascoltavo, tu che ti accendevi una sigaretta e io che mi facevo una tisana. E poi c'erano i soprannomi che ci inventavamo e che davamo alle persone, occhi di cerbiatto, ranocchietta e il mitico zoccolaio, di cui mi vergogno ancora oggi. C'erano gli appunti da scambiarsi, c'erano i capitoli dei libri da dividersi per preparare più in fretta gli esami, le bacinelle sotto il tavolo dove mettere i piedi perché faceva troppo caldo e l'esame di microeconomia ci faceva sudare. Tutto questo lo porto sempre con me, me lo ricordo come se fosse ieri. Siamo state capaci di amicizia, ci siamo volute bene e ce ne vogliamo anche oggi, nonostante la distanza e le scelte della vita. 
Ci penso spesso a quegli anni, i migliori per ora, quelli degli ideali, del tutto é possibile, del vado a ballare fino alle sei e poi vado direttamente a lezione, sono stati gli anni in cui ho scoperto di poter valere, di essere capace di condividere, di amare, di essere amica. Grazie per averli condivisi con me, grazie per quella casa che mi ha visto entrare bambina e uscire quasi donna. Perché di strada, ce n'é sempre da fare, per diventare donna, per amare e credere. Per imparare.

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