sabato 18 febbraio 2012

La cucina dei desideri

Un tempo, quando non andava, facevi una torta. Hai passato un anno intero a fare torte, ti rilassava, non ti faceva pensare, ti faceva stare bene, ti faceva sentire a casa. Ti ricordi l'odore degli ingredienti che si mescolano, il sapore del cucchiaio da leccare a fine preparazione, il caldo del forno acceso. Quelle torte le facevi per te, per lui, per calmarlo, per portarle a casa degli amici, per condividerle con i colleghi quando prendevate il caffé al mattino, in quella che avevate ribattezzato la salle des fêtes. A luglio hai impacchettato tutti i tuoi utensili, hai messo tutto in un cartone, le tue teglie, i tuoi libri, sperando di impacchettare i problemi, i segni sulla pelle e la tristezza. Da quando sei arrivata qui, non hai più voluto fare una torta. Non ti senti a casa tua, quell'odore di dolce ti fa venire la nausea, ti disgusta. Hai messo il tuo cuore e la tua vita sotto vuoto, hai quasi l'impressione che col calore del forno si possa rompere, si possa frantumare. Allora aspetta. Aspetta marzo quando riaprirai quelle scatole, quando ti riprenderai una parte della tua vita impacchettata e chiusa. Forse in quel momento, ti tornerà la voglia. Forse in quel momento dimenticherai e andrai avanti. Forse ritrovando il tuo quaderno delle ricette ti sentirai a casa, ti sentirai pronta a lasciarti andare, a lasciare andare via il brutto per far posto al bello. Vedrai.

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