lunedì 19 agosto 2013

Every time I look at you I go blind

Quando sono arrivata avevi le mani in un sacco di farina e il naso bianco. Mi sono seduta nella tua cucina luminosa e ti ho guardato impastare il tuo pane, con movimenti lenti, ma sicuri e forti. Mi hai detto "metà di questo é per te", come per ribadire che noi questo pezzettino di vita, questo pomeriggio domenicale ce lo siamo divisi, un pezzo di felicità per te, uno per me. Abbiamo riso, abbiamo parlato. Io mi sono persa nella tua dolcezza, tu nel mio profumo. Alla fine del pomeriggio, c'era solo un profumo, un misto di me e te, con un tocco di odore di pane appena sfornato e te che prepari une tartine pour moi, une pour toi. Ho scavato un incavo sulle tue spalle per appoggiarci la mia testa, mentre le tue braccia mi stringevano. Il tempo é volato. Le ore mi sono sfuggite, accompagnate dal sapore dolce dello stare insieme. E alla fine della serata é arrivata la ciliegina sulla torta: i mocassini che hai infilato per riaccompagnarmi alla metro. Con quelli, sei l'uomo piú bello del mondo. Ma anche senza, lo sei ai miei occhi un po' persi a guardare te. Si, forse é proprio vero: every time I look at you I go blind...ma io, non te lo dico neanche sotto tortura!

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