Un weekend tutto nostro, in cui non abbiamo mai smesso di parlare, raccontare, ridere, ricordare.
Un weekend per rilassarsi, per staccare la spina, camminare giorno e notte, senza mai perdersi.
Un weekend per cantare a squarciagola canzoni della nostra adolescenza, mangiare piatti tipici per questo paese e atipici per noi, bere afternoon and morning teas, ballare fino al mattino e farsi rimorchiare da inglesi che allungano un po' troppo le mani e ci toccano un po' troppo il fondoschiena.
Un weekend in cui ci diciamo "mi manchi, non so più con chi andare a teatro, al cinema a vedere i polentoni francesi, a passeggiare nei parchi per ore", ma in cui mi ripeti "goditi il momento, goditi quanto questa città ti offre, arriverà un tempo per tornare. O al massimo veniamo tutti qui".
Un weekend di risate a crepapelle, di taxisti che ci portano ad un bancomat in piena notte pur di farsi pagare la corsa, di inglesi che si avvicinano a noi e ci chiedono tutti "where are you from?" ancora prima che noi abbiamo aperto bocca, di calendari da sfogliare con la bava alla bocca, tra un sorriso e un occhiolino, di amici da chiamare per cantare al telefono "joyeux anniversaire, mon gars".
Un weekend cosi', di pur bonheur, nonostante la geuele de bois e il freddo. Ma con un sole caldo, dentro e fuori di noi. Un weekend avec la neige sur Bruxelles, plein soleil sur Londres!et une dimanche à l'anglaise devant nous, à gouter, à nous deux, avec tout ce qui va avec. Le beau et le pas beau. Mais pour une fois, nous nous enfichons!
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