martedì 11 dicembre 2012

Io e te

Io e te non ci vediamo quasi mai. Viviamo insieme, condividiamo un muro, io ti sento russare di notte, forse tu mi senti scrocchiare i denti, ma al massimo ci incontriamo due volte a settimana, nel corridoio fra le nostre camere e il bagno o in cucina. Sempre di sfuggita, sempre nel mezzo di altro. Magari con le mani piene di sapone dei piatti o i panni bagnati in mano. Magari con gli occhi ancora chiusi al mattino, l'accappatoio e con la molletta nei capelli. Eppure parliamo, eppure i nostri sguardi sono sempre profondi, a volte ci guardiamo e capiamo. Ieri mattina mi hai spedito un messaggio, sul cellulare, mentre ero al lavoro. Recitava solo "Hi, are you ok?". Stamattina, ho fatto tutto di fretta per fare colazione in cucina con te. Per ritrovarmi con la mia tazza di the des sources davanti a te che sgranocchi i tuoi toast, sempre bruciati. E ti ho detto grazie per quel messaggio, perché é stato dolce, perché mi é piaciuto. E tu mi hai risposto "I care, Francesca. I care about you". Io ti ho sorriso. Ti ho sorriso perché era quello che volevo sentirmi dire, perché anche se non te lo dico, quando torno a casa, da fuori cerco sempre la luce accesa della tua camera, perché mi fa sentire serena, mi fa sentire che non sono sola, che c'é calore dall'altra parte del muro. Si, ci siamo io e te in quella casa. E un muro che ci separa. Ma che i nostri occhi non vedono. Perché quello che conta é altro e non é visibile ad occhio nudo.   

Nessun commento: