mercoledì 6 novembre 2013

Scusate, mi fate scendere?

Non dormo, non ci riesco. E' tornata l'insonnia. Mi chiedo se se ne sia mai andata. Mi sveglio poco prima delle 5. Alla faccia della banda sugli occhi. Alla faccia dei tappi di cera. Alla faccia del mio motto "mi chiudo nel mio mondo ovattato e me ne frego". Il perché? Non é uno, sono tanti. Sono stressata. Per il lavoro. Per la situazione in casa. Per la famiglia lontana anche. Sono stressata per tutto quello che mi é successo in questi ultimi due mesi. Per queste relazioni umane cosí estremamente complicate. Per queste delusioni, che poi ora non sono neanche piú delusioni. Per le domande continue che pongo a me stessa e non a chi di dovere. Per chi ad un appuntamento non galante ha osato chiedermi come fosse il mio letto, aggiungendo "il mio é singolo, quindi se vogliamo concludere dobbiamo andare a casa tua". Io a casa mia ci sono andata subito, da sola, ripetendo fra me e me: "ma non era una birra fra amici?". Devo aver capito male.
Il problema é che ho capito tante cose male. Ho travisato intenzioni. O forse mi hanno fatto credere espressamente altro. E questa confusione mentale e fisica, non mi fa dormire. Mi dico "ho bisogno di una vacanza". Ma sono appena tornata. Strana la vita. Strane le relazioni umane. Strane le palle che ci raccontiamo, che mi racconti e che mi hanno raccontato. Come diceva qualcuno morto da tempo: scusate, mi fate scendere da questo treno chiamato vita? Mi é venuta la nausea. A me anche l'insonnia, aggiungo io!

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