lunedì 4 novembre 2013

Eres una mujer complicada

Eres una mujer complicada. E no. Non lo sono, sai? Non mi sono alzata dal tavolo solo perché mi piaceva molto il burger che stavo mangiando. E lo volevo finire. Non ho neanche detto quello che volevo a parole. Non volevo rovinarmi la digestione. Ma ho tagliato corto. Devo tornare a casa presto, ho detto. Poi, tu mi hai mandato una mail nel tardo pomeriggio, perché ti eri perfettamente reso conto d'avoir merdé, come dicono i francesi. E lí, forse un po' codarda, forse un po' calcolatrice (a volte lo posso essere anche io) ho scritto le cose come stanno. Maybe, darling, I'm not so that much into you. Nos entendemos? creo que si. Si, ci capiamo. Io non sono quella donna. Io non voglio essere la tua donna, il tuo date, il tuo so called love, il tuo one night standing. No. Non con te, non con un altro (ma qui mi lascio un po' di libertà, perché potrei anche cambiare idea), non ora. Penso di aver dato abbastanza. Penso di meritare e volere altro. 
Io non sono complicata. Ma io se do', voglio ricevere. Io ho standard alti, io chiedo tanto. Ma do' anche tanto. Sono anni che cammino da sola. Ho avuto tanti uomini, li ho cambiati come le collane che indosso ogni giorno. Ho capito cosa significa la parola commitment, l'impegno. Ho capito cosa significa capire che non avremo un domani, nonostante tutto l'amore del mondo. Ho creduto in poche storie. Ho affittato una casa e scritto due nomi su un campanello come segno di un progetto a lungo termine e l'ho visto cadere a pezzi, minuto dopo minuto, quel progetto. E non solo. Ho cambiato paese per raggiungere un uomo che ho amato, sapendo in cuor mio che non sarebbe durata. Lo amavo, mi amava, ma non era abbastanza. L'ho lasciato per un altro. Me ne sono pentita, ma non sono tornata indietro. Ho capito che avevamo fatto il nostro tempo. Ho messo il prosciutto sui miei occhi con un altro uomo. Un'altra lunga storia. Ho pensato che si potesse convincere, lasciare andare. Non é mai successo. Mi ha portato a vedere una casa da comprare per me e per lui. Ha deciso di comprarla da solo. Ho capito cosa significa uscire di scena, cosí, in sordina. Mandare un messaggio chiaro ed evidente, anche se lo camuffi sotto chili di ovatta. Ricordo perfettamente il freddo che ho sentito sulla mia pelle in una stranamente calda sera di settembre, quando gli ho detto che quella storia non aveva senso, non aveva futuro. E ricordo soprattutto lui tremare, mentre mi diceva "je ne peux pas le faire ce que tu me demandes. C'est trop". 
Questo non significa essere complicati. Questo significa essere stanchi e cercare altro. Questo significa che non voglio piú perdere tempo. Nos entendemos, cariño? Temo sinceramente di no. Ma non importa. A volte certe cose bisogna farsele capire.

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